Il successo è il risultato di tanti errori gestiti bene
Quattro passi essenziali per gestire lo sbaglio
La strada verso il successo – qualunque sia l’accezione che dai a questo termine – è lastricata da una marea di errori gestiti bene.
Sì, hai letto bene. Raggiungere il successo non è un percorso lineare fatto di scelte perfette, ma una serie di sbagli che, una volta riconosciuti e raddrizzati, si trasformano in veri e propri mattoncini per la tua crescita.
Il valore dell’errore
Pensa, ad esempio, alle tue relazioni: la capacità di abitarle con armonia, di esprimerti con autenticità e di instaurare rapporti collaborativi è il risultato di conflitti mal condotti, accuse sterili, aspettative mancate.
Ciascuno di questi errori di relazione, quando gestito con efficacia, può diventare l’occasione per costruire un ponte verso l’altro, basato su ascolto e comprensione.
Lo stesso vale nel lavoro e nella vita professionale. Dietro ogni traguardo ci sono cadute, fallimenti e decisioni che si sono rivelate sbagliate.
Il punto non è cadere, quanto riuscire a rialzarsi e imparare dagli sbagli, trasformando quei tonfi in un pretesto per evolvere e ricominciare con maggiore consapevolezza.
Si dice che i grandi imprenditori accolgano i problemi quasi con gioia, perché in ogni difficoltà vedono un’opportunità di miglioramento e di crescita.
Leggendo questa frase, probabilmente starai pensando che è “Più facile a dirsi che a farsi.”
E hai ragione.
Non esiste una bacchetta magica o una ricetta perfetta per riuscire a sbagliare “bene” o a gestire un errore come si deve.
Al tempo stesso, però, sono convinta che esistano dei passi essenziali che possiamo considerare dei punti fermi da cui partire.
Perché se conosci i tuoi punti fermi, non ti occorrono ricette o soluzioni esterne: avrai sempre una base solida a cui tornare per gestire l’errore senza farti travolgere.
Imparare a sbagliare e a convivere con l’imperfezione non è un obiettivo da poco, tutt’altro, è un grande traguardo a cui puntare. Ecco perché merita tutto lo sforzo possibile.
I passi essenziali per gestire l’errore e trasformarlo in un mattoncino verso il successo
Ecco il mio contributo, concentrato in quattro fasi che, a mio parere, non possono mancare nel percorso di gestiore costruttiva dell’errore
1) Ammetti l’Errore: allenare la Responsabilità
Il primo passo è il più difficile: smetti di cercare scuse o colpevoli.
Non c’è nulla di più deleterio che cercare di scaricare il barile. Certo, ci sarà sempre un “elettricista” a cui dare la colpa (come insegna Velasco con il suo aneddoto), ma il punto è imparare a fare del proprio meglio per “schiacciare una palla alzata male”.
Per riuscirci, la risorsa da allenare è il tuo senso di responsabilità. Solo riconoscendo la tua parte, diventi padrona della situazione.
2. Stai con il Disagio: praticare l’Accettazione
Se cerchi solo il sollievo immediato, sarai tentata di nascondere le tue responsabilità. Ti ritroverai a “mettere una pezza” peggiore dell’errore, o a pretendere che sia qualcun altro a risolvere ciò che hai combinato.
Stare con il disagio che deriva dall’aver sbagliato è fondamentale. È in quello spazio scomodo che si genera il vero apprendimento. Per farlo, la risorsa da mettere in campo è l’accettazione – non dello sbaglio in sé, ma della condizione umana condivisa dell’imperfezione.
3) Perdonati: riservare Onestà e Compassione per te stessa
Sbagliare è umano, lo sappiamo. Ma perdonarti è l’azione necessaria per non rimanere bloccata nel senso di colpa e nel risentimento verso te stessa.
Perdonare non significa sminuire l’accaduto, né dimenticare la lezione, ma smettere di farti la guerra. Ti serve per comprendere le tue ragioni, non per giustificarti ciecamente. Le risorse da praticare qui sono l’onestà radicale con te stessa e la compassione.
4) Risolvi e Ripara: usare il tuo Potere di scelta
A questo punto, sei finalmente pronta a smettere di “parlare dell’alzata” e a risolverla.
Smetti di attaccarti a quanto le tue carte non fossero le migliori, e direziona ogni energia sulle tue possibilità di correggere il tiro: ripara l’eventuale danno, impara la lezione in modo definitivo, esprimi il tuo dispiacere e riformula la tua strategia per la volta successiva.
Per risolvere e andare avanti, ti serve un esercizio di potere e libertà di scelta.
La chiamata all’azione: dove ti stai bloccando?
Qual è l’errore che ti sta tenendo sveglia la notte?
Su quale delle quattro fasi – ammissione, accettazione, perdono, risoluzione – ti senti più debole in questo momento?
Se senti che la situazione ti ha bloccata e hai bisogno di supporto per passare alla fase successiva, candidati per capirlo con me con la sessione di consapevolezza Luce!!
Ti aspetto,
Patrizia
Ph brettjordan/Pexels


