55743
post-template-default,single,single-post,postid-55743,single-format-standard,eltd-core-1.2.1,borderland-child-child-theme-ver-1.0.0,borderland-theme-ver-2.5,ajax_fade,page_not_loaded,smooth_scroll,transparent_content,vertical_menu_enabled, vertical_menu_left, vertical_menu_width_290, vertical_menu_transparency vertical_menu_transparency_on,wpb-js-composer js-comp-ver-6.9.0,vc_responsive

Sei modi + un’idea nonviolenta per lasciar andare il perfezionismo… In vacanza!


Come possiamo approfittare del periodo estivo per allenare l’imperfezionismo e lasciar andare il perfezionismo?

Estate, tempo di vacanza e di riposo (in teoria!). Tempo, quindi per il proprio critico interiore di sfoderare il lato più perfezionistico di sé e farci sentire in colpa con un bell’elenco di “devo” che si impongono sul riposo e, spesso, hanno la meglio anche sulla nostra stanchezza e le vacanze.

O che, addirittura, ci convincono che questo periodo di ferie debba rispettare certi standard e determinate aspettative stressandoci ancora di più.


Proprio nel momento in cui abbassiamo la guardia, la nostra parte perfezionista – allarmata dal cambio di abitudini – si fa più severa.

E’ a quel punto che il suo senso del dovere “auto – imposto” si fa ancora più spiccato, l’idea di un tempo “vuoto” in cui non lavorare indefessamente per raggiungere obiettivi perfetti diventa spaventosa, la rigidità e il desiderio di controllo fanno a cazzotti con il cambio di ritmo, la voglia di mollare la presa e la mancanza di programmi.

Tutto questo ci rende davvero difficoltoso adattarci a tempi più dilatati, imprevisti che entrano a far parte del quotidiano estivo (che, per sua natura, non ha più un’agenda da rispettare). La sfiducia cresce e, insieme a lei, la paura di lasciarsi andare e di essere diverse rispetto alle nostre abitudini.

E’ così che la vacanza – e in generale il periodo estivo dedito al riposto e più scarico di impegni – diventa un ulteriore momento di stress e di fatica .


In questo articolo scopriamo insieme sei idee + uno spunto non violento che possiamo seguire per ridimensionare la voce della nostra parte perfezionista che vorrebbe che tutto fosse tenuto sotto controllo anche in vacanza e proviamo a darle (e a darci) un po’ di tregua con qualche strategia per coltivare l’imperfezionismo in leggerezza e concederci il meritato riposo!


E se vuoi definitivamente liberarti del perfezionismo e sentirti soddisfatta di te, clicca qui e scopri tutto su “Io sono un cactus”, il percorso di autocoaching fatto di esercizi, pratiche, approfondimenti, video e ispirazioni per chiudere con il perfezionismo. Puoi regalartelo cliccando qui!



Spunti per coltivare la leggerezza dell’imperfezionismo questa estate

Come fare a prendersi una pausa dalla perfezione, almeno in vacanza?
In che modo possiamo prenderci cura del desiderio di leggerezza e libertà tipico di questa stagione per goderci il meritato riposo senza lo stress che il perfezionismo porta con sé?

Ecco qualche buon passo per provarci sia prima, sia durante la vacanza:



1. La vacanza non deve essere perfetta a tutti i costi

Rivedi il tuo ideale di vacanza (che rimanga a casa o possa partire).
Non si tratta di una prestazione, non c’è nulla che tu debba o non debba fare per forza. Nessuno si aspetta nulla da te, anzi chi trascorrerà questo tempo in tua compagnia, sarà solo sollevato nel vederti più rilassata e propensa al lasciar andare i programmi.

Lo spunto per te:
Sforzati di programmare solo una cosa al giorno e lascia il resto alla voglia del momento. In questo modo la tua parte perfezionista si sentirà comunque nutrita e anche la tua parte che desidera essere liberà ne godrà!


2. Stabilisci un periodo “cuscinetto”

Non pretendere da te stessa di farcela subito al primo tentativo (anche questo sarebbe un ideale di perfezione bello e buono).

Lo spunto per te:
Definisci uno o più giorni di “adattamento” in cui entrare nel “mood” ed essere “morbida” con te stessa. Darti tempo sarà un modo per ascoltarti e perdondarti se la signorina Rottermeir che è in te si farà viva!




3. Fai un elenco delle imperfezioni che ti concederai

Quali sono le imperfezioni che potresti concederti? Non puntare la sveglia? Non impostarla del tutto? Non leggere tutto il giornale? Non controllare la casella di posta?


Lo spunto per te:
Stabilisci piccole imperfezioni accettabili e programmale (puoi farti ispirare dal quaderno per far pratica di imperfezionismo che trovi cliccando qui in regalo per te!).
Questo ti aiuterà a superare la paura di cambiare abitudini, a metterti in discussione e sperimentare che una alternativa alla perfezione per vivere la vita.


Serve qualche ispirazione? Clicca qui:
– Strategie efficaci per imparare a sbagliare
– Come far pratica di imperfezionismo
– Scarica il quaderno Regalati l’imperfezione, pieno di spunti per concederti l’imperfezione nella vita.


4. Diario imperfetto

Tieni un diario che possa accogliere le tue emozioni e riflessioni, sempre pronto a ricevere le tue parole ed esperienze.
Rendilo imperfett non definendo regole per la sua compilazione, lasciandolo come uno spazio libero, senza struttura che possa abbracciare ciò che vorrai confessargli.
Prova a lasciarti andare alla fantasia e all’immaginazione e a trovare il tipo di diario che possa essere più adatto a te, al tuo modo di esprimerti, alla leggerezza che vorresti provare a i tuoi bisogni.


Lo spunto per te:

– diario vocale: che ti consenta di registrare delle note vocali al cellulare approfittando dell’estemporaneità del momento;
diario fotografio: usa una polaroid e scatta le immagini per immortalare i momenti importanti, non necessariamente quelli piacevoli, ma anche quelli in cui ti sei sentita come non avresti voluto e che comunque fanno parte della tua esperienza quotidiana da accogliere.


5. Passa del tempo da sola quando possibile

Lascia fuori il “rumore di fondo” e concediti dei momenti sola con te stessa.
Spesso, se il perfezionismo ci fa compagnia nella vita, confondiamo uno sguardo o una parola altrui in un “dovere” da rispettare, in aspettative da onorare.

Passare del tempo da sola può essere un buon modo per tornare ad ascoltarti, mettere a tacere i pensieri di dovere e a connetterti con te stessa, con ciò che ti farebbe piacere fare, mettendo un po’ tra parentesi ciò che dovresti fare.

La cura di te passa anche da questo: riconoscere di avere bisogno di tempo e spazio per te e prenderteli.
Magari alzandoti mezz’ora prima al mattino per camminare in solitudine o cogliendo le occasioni che ti capitano durante la giornata (come andare a fare qualche commissione da sola!).


6. Fai un bilancio delle abitudini da lasciar andare

L’estate e le vacanze possono essere una buona occasione per rivedere certe abitudini e scegliere con quali ripartire al rientro e con quali, invece, chiudere definitivamente.

Lo spunto per te (ispirato a “La via dell’artista” di J. Cameron):
Elenca le tue abitudini, evidenziando quelle “negative”, con cui metti in atto il perfezionismo e ti spingono ad autosabotarti (ad esempio rimandare di continuo, studiare tantissimo perchè non ti senti mai abbastanza pronta, avere ospiti a casa solo quando sai di poterla lustrare da cima a fondo ecc).

– In che modo ti stanno sabotando, queste abitudini?
– Quale senti di poter riformulare in chiave positiva?

LO SPUNTO NONVIOLENTO

Giudicati di meno e ascoltati di più. Come?
Prova in questi due modi:

  • prova a capire quali sono i bisogni che stai cercando di nutrire con il perfezionismo
  • cerca di trasformare i giudizi che formulerai su di te in occasioni per capire di cosa hai bisogno. In Comunicazione Nonviolenta , si dice che i giudizi sono l’espressione di bisogni non soddisfatti. Quindi, la prossima volta che avrai la tentazione di criticarti, prendila come un’opportunità per chiederti “Quali miei bisogni sto violando o sono stati violati in questa situazione? Quale bisogno si sente trascurato e sto cercando di esprimere con questo giudizio?”.
    In questo modo il tuo dialogo interiore molto giudicante diventerà un’opportunità molto utile di conoscenza di te!



Ecco, se vuoi iniziare a liberarti del perfezionismo costruendo una tua particolare visione di “leggerezza delle vacanze”, puoi partire da qui!
Poi mi dirai quale spunto hai seguito?



BONUS!

E se vuoi definitivamente liberarti del perfezionismo e sentirti soddisfatta di te, clicca qui e scopri tutto su “Io sono un cactus”, il percorso di autocoaching fatto di esercizi, pratiche, approfondimenti, video e ispirazioni per chiudere con il perfezionismo.


Puoi regalartelo cliccando qui!



Buona estate,
Patrizia

Ph Te lensfix/Pexels

Patrizia Arcadi

Sono Patrizia Arcadi, La Coach Imperfetta: ti aiuto ad accettare e accogliere l’imperfezione, riscoprendo il coraggio di essere te stessa. Lavorando con me potrai: sentirti più sicura di te e delle tue decisioni nella vita privata e nel lavoro, metterti al primo posto senza sentirti in colpa, riconoscere il tuo valore, dire la tua con sicurezza, apprezzarti e star bene con te stessa.

No Comments

Post a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.