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Cosa ti spaventa del cambiamento degli altri?

Qualche settimana fa la mia novenne ha ripreso la scuola e, come tanti suoi compagni, ha passato i giorni precedenti a struggersi e a provare emozioni contrastanti.

Da un lato era eccitata all’idea di rivedere i suoi amici, dall’altro si sentiva molto preoccupata per gli impegni scolastici che avrebbe dovuto affrontare.

Ma soprattutto, dopo tre mesi di distanza, era spaventata dal cambiamento che avrebbe visto negli altri: temeva di trovarli maturati, cresciuti e di non notare in se stessa il medesimo balzo in avanti.
Al solo pensiero si sentiva destabilizzata e senza punti di punti di riferimento.

La profondità della sua considerazione mi ha portato a fare diverse riflessioni su quanto sia comune provare  timore del cambiamento degli altri.

Non solo, su quanto a volte ci siamo destabilizzate e minacciate non solo dal cambiamento, ma soprattutto dall’altrui miglioramento, quasi come se questo attestasse necessariamente la nostra inferiorità, solo perchè noi siamo rimaste “ferme”.

 

Per osmosi, un cambiamento di chi ci sta intorno smuove inevitabilente qualcosa anche nelle nostre vite, ci scomoda, e, anche quando non arriva ad avere come effetto un mutamento in noi, quanto meno ci provoca delle reazioni che poi ci tocca gestire.

 


Quando il cambiamento altrui è “scomodo”

Prova a pensare all’ultima volta che hai assistito a un cambiamento importante nella vita di qualcuno vicino a te.

Cos’hai provato?
Ti ha scosso in qualche modo?
Ha attivato in te delle riflessioni sulla tua vita o è passato indenne?

In questi casi non è raro reagire di riflesso mettendo sotto la lente di ingrandimento la nostra esistenza.
È un po’ come se ci mettesse la pulce nell’orecchio, come se ci facesse sorgere qualche dubbio e ci spingesse a riconsiderare la nostra situazione, perchè se è cambiata/o lei/lui, allora forse potrei/dovrei cambiare anche io.

O forse lo vorrei, ma fino a quel momento non l’avevo realizzato o non ne avevo mai avuto il coraggio.

 

Come spesso accade, tutto dipende dal nostro livello di consapevolezza e da “dove ci troviamo” nel cammino della nostra vita.

Può succedere infatti di non essere ancora pronte a fare un passo in avanti o di non riuscire a riconoscerlo; è così che questo momento può risultare piuttosto scomodo e spinoso, perchè:

  • ci sorge il dubbio che forse sarebbe il caso che cambiassimo anche noi. E il dubbio può diventare un tarlo in un attimo!
  • si impone la necessità di ascoltarci, di capire quali siano le nostre reali necessità, i nostri reali desideri, le nostre priorità, nonchè i nostri valori,
  • c’è il rischio di prendere decisioni che non funzionano per noi, solo sull’onda del cambiamento altrui,
  • la nostra autostima può sentirsi minata perchè realizziamo di temere il cambiamento e questo ci fa sentire inferiori e prive di coraggio rispetto agli altri che invece hanno preso in mano la loro vita e vanno avanti come dei treni (perlomeno ai nostri occhi),
  • ci pone di fronte a una sacrosanta quanto scomoda verità: se rimaniamo dove siamo è una nostra scelta, non è colpa di nessun altro. Perché la nostra vita è nostra responsabilità.
  • ci fa realizzare che forse ci stiamo raccontando delle scuse (e se vuoi sapere quali, leggi il mio post “Le scuse che ti racconti per non cambiare”),
  • ci obbliga a fare la nostra mossa: che sia scegliere consapevolemte di rimanere dove siamo limitandoci ad accettare il cambiamento altrui o  reagire allo stimolo e muovere dei passi in una nuova direzione.

 


Sei cambiata! Un’accusa, più che una constatazione

Quante volte ti è successo di sentirti dire “Sei cambiata!” o di pronunciare tu stessa queste parole con un tono accusatorio, come se quel cambiamento fosse un reato?

Quante volte hai detto (o ti hanno rivolto) la frase “Sei diversa da prima” lasciando intendere che quel “diversa” significasse “sbagliata”?

Quante volte ti sei sentita come se cambiando, gli altri ti stessero facendo un torto o togliendo qualcosa?

 

A mio parere, quando il cambiamento di chi ci sta intorno ci risuona così tanto può significare che ci spaventa e che ci attiva delle considerazioni difficili da digerire.
O verosimilmente ci fa sentire invidiose perchè lo vorremmo anche noi ma, temendolo, preferiamo criticarlo e bollarlo come “sbagliato”.

E, se sarà sbagliato perchè rende le persone diverse e cattive, allora avremo una scusa per non perseguirlo.

È un meccanismo in cui in passato mi sono ritrovata spesso, è successo anche a te?

 

 

Come rendere il cambiamento altrui un’occasione di crescita

Eppure, cambiamento altrui può essere molto cotruttivo per noi, perchè può attivare il desiderio consapevole di modificare qualcosa nella nostra vita.
Per questo è importante riuscire a viverlo come occasione di di crescita, e non come un ostacolo.

 


Prova così:

1. Ripensa all’ultima volta in cui ti sei sentita “toccata” dal cambiamento di una persona a te vicina.

 

2. Dai un nome a ciò che ha attivato in te: quali emozioni ti ha fatto provare?
Eccitazione e curiosità?
Euforia?
Insicurezza e inadeguatezza?
Confusione e disorientamento?
Senso di sfida?

 

3. Se si è trattatto di emozioni spiacevoli, accogli la tua crisi e ammetti a te stessa di averle provate.
Sentirsi arrabbiate, insicure, invidiose ecc è legittimo.  Come sempre, a fare la differenza è la consapevolezza di ciò che proviamo e decidere poi cosa farcene.

 

4. Ascolta le tue emozioni:

– Qual è il bisogno insoddisfatto che ti parla attraverso quelle emozioni? 
Cosa racconta di te il tuo modo di reagire a quel cambiamento?
– A quale realtà ti mette di fronte quel cambiamento?
– Quali aspetti della tua vita ti fa mettere in dubbio?
– Quali invece ti fa vedere sotto una nuova prospettiva?

 

5. Relativizza: il suo cambiamento ha realmente un impatto materiale sulla tua vita o è una proiezione delle tue aspettative, dei tuoi pensieri e delle tue emozioni?

 

6. Scegli come agire: in base a ciò che provi e ai tuoi bisogni, come scegli di agire rispetto alla situazione in cui ti trovi tu?

 

7. Godi del cambiamento altrui: allena l’umiltà e avvicinati alle evoluzioni di chi hai vicino per capire quali sono i passi da fare, quali possono essere gli ostacoli. Ti sembrerà di avere la strada spianata e raccogliere informazioni ti permetterà di placare un po’ il timore di fare primo passo!

 

8. Sii un sostegno e non un ostacolo: se capisci che quel cambiamento avrà realmente un impatto su di te, opporre resistenza non ti sarà d’aiuto.  Prova a capire come tutto questo potrà avere un risvolto positivo sulla tua vita.

 

 

Rispettare il cambiamento degli altri

Il cambiamento degli altri può essere un valido pretesto per rivedere la tua nostra in maniera consapevole, per capire cose vogliamo o per consolidare la nostra realtà e confermare le nostre scelte.

 

Perchè questo succeda però, è necessario innanzitutto imparare a rispettare ciò che avviene nell’esistenza di chi ci sta intorno:

 

1. Chi sta cambiando sta esercitando un suo diritto: quello di scegliere cosa sia meglio per sè e per la sua vita. E questo non significa che ti stia togliendo qualcosa, anzi ti sta dando l’opportunità di crescere, facendoti addirittura da apripista.

 

2. Il cambiamento produce cambiamento: prenderne atto è il primo passo per accettarlo e rispettarlo.

 

3.  Ascolta il percorso e le motivazioni di chi hai di fronte: ti sarà più semplice capire i bisogni che l’hanno portato a compiere certe scelte, a comprenderle e a non ritenerle un torto nei tuoi riguardi.

 

4. Non pre-occuparti: prima di crucciarti per l’impatto che quel cambiamento avrà sulla tua vita, prova a capire innanzitutto quale conseguenza avrà sulla sua.

 

5. Non è una gara: se una persona cambia non significa che sia migliore di te, ognuno ha i suoi tempi.

 

“Ci sono sempre due scelte nella vita: accettare le condizioni in cui viviamo o assumersi la responsabilità di cambiarle.”
— Denis Waitley

 

Come ti senti dopo aver letto questo articolo?
Fammelo sapere nei commenti!

 

E se vuoi qualcuno al tuo fianco per superare la paura del cambiamento, Candidati per lavorarci su con me compilando il questionario che trovi qui: ti spiegherò come posso affiancarti con il coaching

Grazie e a presto,

Patrizia

Ph  Alexandra Gorn su Unsplash

 

Patrizia Arcadi

Sono Patrizia Arcadi, La Coach Imperfetta: ti aiuto ad accettare e accogliere l’imperfezione, riscoprendo il coraggio di essere te stessa. Lavorando con me potrai: sentirti più sicura di te e delle tue decisioni nella vita privata e nel lavoro, metterti al primo posto senza sentirti in colpa, riconoscere il tuo valore, dire la tua con sicurezza, apprezzarti e star bene con te stessa.

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