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Come smettere di rimuginare


Nel post della scorsa settimana “Quanto stai rimuginando?” abbiamo visto in cosa consiste il rimuginamento costante e quali sono i segnali che possono indicare che ci stai cascando anche tu. Oggi scopriamo insieme alcune alternative che abbiamo a disposizione per spezzare questo meccanismo automatico!


Rimuginare: come smetto?

Partendo dal presupposto che non è possibile non pensare (per fortuna), ecco alcune strategie che possiamo adottare (non necessariamente in quest’ordine) per placare questa mente ruminante che ci sfianca:


1. Sii consapevole

Essere consapevole di ciò che ti accade è il primo passo per uscire dai meccanismi automatici e riprendere a vivere da protagoniste le nostre giornate.

Quindi, ogni ripensa a come hai vissuto la tua giornata e chiediti quanto del tuo tempo hai impiegato in atteggiamenti che ti hanno fatto stare in stato d’allerta costante o di rimuginamento sui fatti accaduti.

Tieni traccia di quando accade, di quali sono gli argomenti che ti attivano maggiormente in questo senso e, se hai accanto qualcuno di fidato, chiedi di farti notare quando entri nel loop del rimuginamento senza accorgertene.



2. Metti un timer

Fallo, ma con un tempo prestabilito. Non sempre è possibile per noi gestire il rimuginamento quando prende il sopravvento: quando è così, fissiamo un timer e diamoci al massimo dieci minuti. Dopo di che, non appena suona la sveglia, imponiamoci di smettere. A quel punto rimuginare non sarà più un’opzione per noi, perché avremo già sprecato la nostra dose quotidiana di pensieri ripetitivi!



3. Soluzioni, non problemi

Sposta l’attenzione dal problema alla soluzione: focalizzati sulle alternative che hai e su come fare per arrivarci. Fai un elenco di tutte le opzioni a tua disposizione: sentirai di impiegare il tuo tempo e le tue energie in maniera più costruttiva e allenerai la fiducia nelle tue possibilità. E ti sarà più semplice fare il primo passo.

E se l’oggetto dei tuoi pensieri ripetitivi è un episodio già avvenuto, fai un elenco delle lezioni che hai imparato grazie a questo fatto, delle risorse che potrai mettere in campo la prossima volta per viverlo diversamente e delle tue intenzioni, nel caso in cui si dovesse verificare.



4. Distogli l’attenzione

Fai un elenco di qualcosa che ti piace fare e che possa tenerti impegnata e che non implichi un grosso impegno mentale ed emotivo.

Può essere fare una passeggiata, ascoltare la musica, riordinare un cassetto, mettere lo smalto, telefonare a una persona, cercare una ricetta per la cena, ballare ecc.



5. Vivi il momento presente

Lo so, l’ho già detto molte volte e si fa un gran parlare dell’importanza di riuscire a stare nel “qui e ora”. Fidati, c’è un motivo se questo succede!

Riuscire a vivere con consapevolezza il momento presente, coscienti del fatto che indietro non si torna e il futuro non si può prevedere, vuol dire essere presenti a se stesse tanto da riconoscere che l’unico momento in cui siamo padrone di noi stesse è quello che stiamo vivendo ora.
Per fare pratica, spezza il loop di pensieri e concentrati su ciò che stai facendo: porta consapevolezza ai gesti che fai mentre guidi, concentrati sul corpo e su una sensazione che prova in un punto particolare.

Tutto questo potrà aiutarti a ritornare nel momento presente senza distrazioni.



6. Tieni il diario dei rimuginamenti

Scrivere, come ti dicevo qui, aiuta a tirare fuori i pensieri dalla nostra mente e a farli diventare “altro da noi”. Questa operazione di “download” dei pensieri negativi può aiutarti a sentirti più leggera, a dare libero sfogo alla tua mente e a prendere le distanze dalle preoccupazioni.



7. Non ora!

Alleniamoci a spostare la nostra attenzione concentrandoci su altro che sia più costruttivo per noi: rendersi conto che non è il momento di perdersi in rimuginamenti perché non ne abbiamo le forze, l’occasione o perché la situazione richiede la nostra presenza è importante per non cascarci e per riuscire a circoscrivere questo atteggiamento.



8. Accetta le cose per ciò che sono e di non poter controllare tutto

Che non significa crogiolarsi nella rassegnazione, quanto ammettere a te stessa che non puoi controllare tutto, che le cose sono come sono e che il tuo potere sta nel decidere come affrontarle e vivere, non necessariamente nel cambiarle.
E ricordati: accettare di  non poter controllare tutto e riuscire a lasciar andare non significa che le cose andranno a rotoli!
Vuol dire che impiegherai le tue energie a fare del tuo meglio, anziché disperderle a lottare contro i mulini a vento.



9. Lascia andare il perfezionismo

Datti il permesso di sentirti soddisfatta di te, accetta i tuoi errori e le tue imperfezioni e perdonati di non essere perfetta.
Liberati dalla zavorra del perfezionismo, dal timore di non essere accettata se non sarai perfetta, dal confronto continuo con chi ti sembra sempre perennemente migliore di te,

Queste sono trappole che possono solo portarti all’insoddisfazione e all’insicurezza.
Sii piuttosto clemente con te stessa, che, come ti dicevo in questo articolo, non significa darsi scuse, vuol dire non disperdere il proprio tempo e le proprie risorse a condannarsi, non vivere in funzione di un giudizio, ma di un obiettivo.”



10. Riconosci il tuo dialogo interiore

Quali sono le parole che ti dici un attimo prima di iniziare a rimuginare? C’è qualche frase o parola che ti fa da “trigger” attivando il rimuginamento?

Ci sono dei pensieri ricorrenti, delle emozioni frequenti, delle situazioni, argomenti o persone che hanno qualcosa in comune e che stimolano in te questo atteggiamento?

Riconoscerlo può permetterti di comprendere meglio il meccanismo di cui sei preda in quei momenti e spegnere la miccia prima ancora che si inneschi, adottando una delle abitudini appena elencate come alternativa.



11. Pre-occuparsi? Meglio Occuparsi!

Quando ti stai allarmando senza sosta per qualcosa che potrebbe accadere, ti stai pre-occupando, il che significa che te ne stai occupando preventivamente, senza che magari ce ne sia davvero bisogno.
Ci sono alcune questioni di cui è sicuramente consigliabile preoccuparsi in anticipo, tuttavia ce ne sono molte altre di cui è meglio occuparsi se e quando avverranno effettivamente.
Quindi, ogni volta che starai rimuginando cercando di anticipare i tempi, chiediti se te ne stai occupando PRE, generandoti stress e agitazione inutili.

Se è così, datti il permesso di dirti che te ne occuperai a tempo debito e che hai le risorse per farlo.



12. Autostima e fiducia in te stessa

Il presupposto per mettere in pratica molte di queste abitudini in maniera efficace è quello di avere una buona autostima e fiducia in te stessa.

Impara a credere in te stessa e nel tuo valore, accettando te stessa, accogliendo chi sei, riconoscendo i tuoi punti di forza e le tue imperfezioni come parti di te, prendendoti cura di te stessa e del tuo benessere, nutrendo così un senso di fiducia in te e nella vita e migliorando il rapporto con te stessa e con ciò che accade.



13. Cambia prospettiva

Accanirsi a osservare le cose sempre dalla stessa angolazione ci porta ad averne una visione ridotta e piuttosto limitata.
Al contrario, cercare di avere una prospettiva più ampia e prendere in considerazione altri aspetti può aiutarci a spostare l’attenzione verso possibili risvolti diversi da quelli su cui ci incagliamo di continuo. E, benchè questo da un lato possa lasciare spazio all’imprevisto e magari spaventare, dall’altro può permetterci invece di scorgere nuovi spiragli là dove non ne vedevamo e di darci un po’ di leggerezza e sollievo.




Ti va di provare qualcuno di questi suggerimenti e poi di dirmi com’è andata?
E se desideri riuscire a mollare la presa e a cambiare prospettiva insieme a me, puoi candidarti a lavorarci su con me compilando il questionario che trovi qui!

Ti aspetto!
 

Grazie, a presto!
Patrizia

Ph Jeshoots Com/Unsplash

Patrizia Arcadi

Sono Patrizia Arcadi, La Coach Imperfetta: ti aiuto ad accettare e accogliere l’imperfezione, riscoprendo il coraggio di essere te stessa. Lavorando con me potrai: sentirti più sicura di te e delle tue decisioni nella vita privata e nel lavoro, metterti al primo posto senza sentirti in colpa, riconoscere il tuo valore, dire la tua con sicurezza, apprezzarti e star bene con te stessa.

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