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Il tuo obiettivo coincide con il mio?

Cara lettrice imperfetta,

bentornata sul mio Blog!

Spero che il mese di agosto sia stato rigenerante per te come lo è stato per me, che la ripresa sia stata dolce e che tu sia riuscita a gustarti ancora per qualche giorno il ritmo lento della pausa estiva.

Le vacanze appena trascorse mi hanno portato molta chiarezza su ciò che vorrò fare nei prossimi mesi, su ciò che le donne che mi seguono desiderano leggere e sentire da me e mi hanno ricordato cosa mi fa battere il cuore nel mio lavoro di coach .

In molte mi avete chiesto informazioni sul mio percorso di coaching “Accogli chi sei” , su cosa significhi fare coaching con me e su quali siano i vantaggi che un lavoro simile può portare nella propria quotidianità.

Se segui anche la mia newsletter [In punta di spine] (GRAZIE!) avrai già letto queste parole quando incubavano nella mia mente qualche settimana fa: oggi voglio condividerle con tutte le donne che mi seguono e sono certa che rileggerle farà bene anche a te, perchè come si faceva a scuola, è bene riprendere con un ripasso delle puntate precedenti!

Ripasso generale

Come sai, con il mio lavoro desidero aiutarti a stare bene con te stessa, apprezzarti per come sei davvero, accettando le tue imperfezioni e riscoprendo il coraggio di essere te stessa, autentica.

In particolare, questi sono gli effetti pratici e concreti che vorrei tu ottenessi facendo coaching e che si traducono nella motivazione che mi porta a fare questo lavoro.

1. Che al risveglio, tu dica “Ce la farò” al posto di “Non ce la posso fare”, come primo passo per riuscire a liberarti dal senso di sopraffazione e sovraccarico quando ti senti in rincorsa, confusa e incerta.

2. Che tu riesca finalmente a vedere le tue capacità, a fidarti di loro e di te stessa e a sentirti sicura e forte: a candidarti per quel lavoro per cui ti prepari da tempo, a mandare quel messaggio che è nelle bozze da un po’ o a portare avanti quel progetto che continui a rimandare.

E che questa sicurezza ti porti a non curarti del giudizio altrui e a non forgiare l’immagine che hai di te in base a ciò che pensano gli altri.

3. Che ti senta coraggiosa a tal punto da affrontare il cambiamento che desideri e rimandi da troppo, che si tratti di cambiare lavoro, alimentazione, compagn* o casa.

Ma anche che tu ti senta coraggiosa a tal punto da rimanere dove sei, per trarne il meglio, vivendo la tua situazione come una scelta e non come una costrizione imposta, perchè assumerti la responsabilità delle tue decisioni è una grande forma di libertà personale.

4. Che riesca a prendere decisioni fidandoti del tuo intuito, delle tue idee, di ciò che sai essere il meglio per te, senza il timore che gli altri pensino chissà cosa di te e che ti giudichino.

5. Che tu impari a chiedere aiuto, riuscendo ad ammettere le tue debolezze e i tuoi limiti, accettandoli e dimostrando così anche forza e coraggio. 
E che tu impari che meriti quell’aiuto e che non devi farcela da sola ad ogni costo.

6. Che tu sia consapevole dei tuoi bisogni, dei tuoi confini, dei tuoi valori e delle tue priorità, e che per questo tu sappia cosa è meglio per te, che si tratti di una serata a casa a rilassarti o di una scelta più impegnativa e importante.
E, grazie a questa consapevolezza, che tu riesca a riconoscere quando agici in base a convinzioni e condizionamenti esterni e a sganciarti da credenze che non sono le tue.

7. Che tu riesca a dire la tua in ogni contesto (anche di quei famosi NO che tanto vorresti imparare a pronunciare) e a non mangiarti le mani perché hai taciuto alla riunione di lavoro e la tua collega ti ha battuto sul tempo o perché hai lasciato troppo spazio a chi ti sta accanto (amici, compagn*, parenti che siano!) e a te ne è rimasto pochissimo.

8. Che tu ti convinca che meriti il meglio e smetta di accontentarti: che tu inizi a chiedere ciò che ti spetta, che sia un aumento, del tempo per te o il rispetto per le tue idee.

9. Che tu riesca a riconoscere il tuo valore, a rispettarlo e a farti rispettare, che tu smetta di sminuirti e sminuire ciò che fai e impari a valorizzarlo.
E perché no, che a fronte di questo, tu impari anche a prenderti un complimento, perché te lo meriti!

10. Che le tue relazioni con gli altri siano gratificanti. Che tu ti senta libera di scegliere con chi stare, quando e come. Anche se questo significa stare da sola con te stessa.

11. Che impari a volerti bene, a prenderti il tuo tempo e i tuoi spazi, a prenderti cura di te, a metterti al centro perchè sai che questo è l’unico modo per voler bene anche agli altri, senza giudizi o sensi di colpa.
E quindi, che tu riprenda a dipingere, fare sport,  leggere, ballare, scrivere e a fare ciò che ti fa stare bene solo per il gusto di farlo, senza sensi di colpa.
Perché in questo modo non stai togliendo nulla a nessuno, tutto il contrario!

12. Che tu (ri)prenda a vivere da protagonista la tua vita, che per me non significa fare ciò che vuoi sempre e comunque, ma assumertene la piena responsabilità, vivendo ogni giorno come una scelta e non come una condizione subìta, non considerando il vittimismo come un’opzione, smettendo di dare la colpa agli altri e al mondo di ciò che succede e di dire “Capitano tutte a me!”, imparando invece a chiederti ogni giorno:

“Io cosa posso fare in questa situazione? Come posso tirarne fuori il meglio? Quali risorse ho per accettarla (prima) e affrontarla (poi)?”.

13. Che tu smetta di giudicarti e inizi ad accogliere le tue emozioni, a riconoscerle, viverle, senza etichettarle come “buone” o “cattive”, senza vergognarti di ciò che provi, nè di essere emotiva o sensibile. Riconoscendo quanto questo sia un dono e non un difetto.

14. Che impari che la soddisfazione e la realizzazione non stanno nella perfezione, ma dentro di te, nell’accettare le tue imperfezioni, nell’ammetterle e accoglierle e, perchè no, condividerle, perchè una volta che le avrai accettate, per te non saranno più debolezze, ma il tuo modo di essere e di affrontare la vita.

15. Che abbia il coraggio di essere te stessa e di trovare la tua strada, che sia il lavoro dei tuoi sogni che non hai mai pensato di fare, di riprendere gli studi o di andare a vivere da sola. Che tu abbia il coraggio di osare.

16. E, ultimo ma non ultimo, che guardandoti allo specchio tu dica “Io valgo” anziché “Io non sono abbastanza” e che tu ci creda fermamente.

Il tuo obiettivo coincide con il mio?

Come ti fanno sentire queste parole?
Il tuo obiettivo coincide con la mia mission?

La risposta a questa domanda è fondamentale: perchè il coaching sia efficace, devono esserci consapevolezza, voglia di mettersi in gioco e di assumersi la responsabilità del cambiamento.

Perchè è un cammino che si co-crea quando ti senti pronta a trasformare il tuo desiderio in un obiettivo, a fare i passi che servono per realizzarlo.

E’ solo così che si potranno creare i presupposti perché il coaching possa avere questi effetti sulla tua vita. 

 

Quindi, dopo aver letto questo articolo e la mia domanda, pensaci su per giorni, settimane se serve e quando la risposta sarà una, due, tre, cento volte sì, candidati a lavorare con me compilando il questionario che trovi qui.

Ti aspetto!

 

Ph David Iskander su Unsplash

 

Patrizia Arcadi

Sono Patrizia Arcadi, La Coach Imperfetta: ti aiuto ad accettare e accogliere l’imperfezione, riscoprendo il coraggio di essere te stessa. Lavorando con me potrai: sentirti più sicura di te e delle tue decisioni nella vita privata e nel lavoro, metterti al primo posto senza sentirti in colpa, riconoscere il tuo valore, dire la tua con sicurezza, apprezzarti e star bene con te stessa.

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