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Come essere consapevole dei tuoi bisogni

(Per rispettare ciò che conta per te e non cadere nel perfezionismo)

Fino a qualche anno fa uno dei miei mantra era: “Conoscere il problema, significa averne risolto già la metà.”.

Nel tempo, non solo ho smesso di avere mantra validi per qualsiasi circostanza e che potessero limitare il mio sguardo, ma ho anche realizzato quanto questa specifica convinzione prendesse in considerazione solo una parte delle cose, quella per cui la consapevolezza sia sufficiente per superare le difficoltà.

Oggi ho cambiato la mia prospettiva, perchè se è vero che essere consapevoli di noi stesse ci assicura quella conoscenza necessaria a prendere atto di noi stesse e della nostra vita, è altresì vero che è importante saper scegliere su quali aspetti di noi e della nostra vita “far brillare la nostra consapevolezza“.


Mi spiego meglio.

Conosco tantissime donne, clienti, amiche, colleghe, che sono perfettamente consapevoli di quali siano le loro difficoltà, delle loro “trappole“, i loro blocchi, le loro paure, le situazioni in cui si sentono maggiormente a disagio e ciò che, nella loro vita, inizia a stargli stretto.

Eppure, questo non basta per risolvere il problema di turno, cambiare ciò che non va, sbloccarsi, superare i timori.


Non fraintendermi, prendere atto con consapevolezza di ciò che non va è sicuramente un ottimo punto di partenza per uscire dall’impasse; al tempo stesso lasciami dire che non è una base sufficiente per capire cosa desideriamo davvero, nè può essere l’elemento propulsore sufficientemente forte che ci spinge a realizzarlo.


Perché il cambiamento sia profondo e duraturo, e le nostre
scelte siano consapevoli, infatti, occorre fare chiarezza su quale sia la direzione verso cui vogliamo andare (e questo vale anche quando si tratta di accettare ciò che c’è, anziché stravolgerlo o trasformarlo).

In poche parole, è necessario fare chiarezza sui bisogni che cerchiamo di soddisfare con quel cambiamento o quella scelta, quale valore vogliamo onorare e quale nostra priorità vogliamo ascoltare.


In questo articolo vediamo insieme su cosa concentrarsi per vivere consapevolmente e non fare scelte che non funzionano per noi, ovvero quelle scelte che prendiamo quando siamo disconnesse dai nostri bisogni, proprio come il perfezionismo.




La consapevolezza dei bisogni come chiave per liberarsi del perfezionismo


Marshall Ronsenberg, il padre della Comunicazione Nonviolenta – di cui ti ho già parlato qui -, diceva che è importante saper scegliere su cosa far brillare la “luce della nostra consapevolezza”.
In particolare, insisteva sull’importanza dei bisogni, intesi come valori, elementi fondanti delle nostre vite, guida delle nostre scelte.

Il bisogno risponde alla domanda: “Cosa è importante per me in questa situazione?”, ecco perchè, alla base di ogni azione c’è un bisogno da soddisfare, alla radice di ogni emozione c’è un bisogno che ci parla, sotto ai pensieri critici e ai giudizi che muoviamo, verso noi stesse o gli altri, c’è un bisogno “violato” che ci sta chiedendo di essere preso in considerazione.


E forse è questo il tipo di consapevolezza che potremmo scegliere di raggiungere: quella dei nostri bisogni, quella che ci fa instaurare un rapporto di empatia e di onestà verso noi stesse.
Che ci permette di scoprire chi siamo e cosa vogliamo, di acquisire quella presenza di spirito che può muoverci verso la realizzazione di ciò che conta per noi.
Di assumerci la responsabilità del raggiungimento di qualcosa che risponda a ciò che desideriamo davvero, anziché aderire a forzature esterne o limitarci a fuggire da ciò che non vogliamo più.


Ecco come puoi portare consapevolezza ai tuoi bisogni

Se ciò che hai letto fin qui ti “risuona” e vuoi far brillare la luce della tua consapevolezza sui tuoi bisogni, prova così:


STEP 1

Di fronte a una difficoltà, una situazione sgradevole, o anche mentre vivi un’esperienza piacevole, soffermati a completare queste frasi:

– In questo momento, vivendo questa esperienza, mi sento…
– E provo questo, perchè in questa situazione ciò che conta per me è…


STEP 2
– Riprendi tutte le situazioni che hai descritto e fai un elenco di tutti i bisogni emersi

– Ci sono dei bisogni “ricorrenti”?

– Riesci a individuare i bisogni che più senti vivi in te, in questo momento?

– Ora che ne hai consapevolezza, quali sono le opzioni che hai a disposizione (alternative a quelle attuali che magari non ti stavano dando soddisfazione o che ti appesantivano molto per via del perfezionismo)?

– Riconosci quanta energia ti toglieva, invece, concentrarti solo sul “problema” senza andare a fondo delle tue necessità?



Che ne dici, sei pronta a chiederti “Cosa è importante per me, in questa situazione?” e a lasciarti guidare dalla risposta nelle tue azioni?
Vuoi far brillare la luce della tua consapevolezza quali sono le regole che ti sei auto imposta e che ti costringono ad agire come “devi” anziché come vorresti?
Compila questo questionario per parlarmi di te e candidarti a lavorarci su insieme: ti risponderò dandoti il mio feedback e ci confronteremo sul percorso più adatto a te!



A presto!

Patrizia

Ph Denisse Leon/Pexels

Patrizia Arcadi

Sono Patrizia Arcadi, La Coach Imperfetta: ti aiuto ad accettare e accogliere l’imperfezione, riscoprendo il coraggio di essere te stessa. Lavorando con me potrai: sentirti più sicura di te e delle tue decisioni nella vita privata e nel lavoro, metterti al primo posto senza sentirti in colpa, riconoscere il tuo valore, dire la tua con sicurezza, apprezzarti e star bene con te stessa.

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