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Chi ha paura del giudizio degli altri?

Hai mai sentito dire che ciò che gli altri ti dicono dice tutto di loro e nulla di te?

Ciò che gli altri pensano è il riflesso di tutto un loro sistema di giudizi, pregiudizi, convinzioni e credenze, valori ed esperienze.
Allo stesso modo, ciò che noi pensiamo degli altri ci parla di chi siamo noi, del nostro modo di vedere le cose e, nel caso della trappola della paura del giudizio altrui, di tutta una serie di giudizi e critiche che noi per prime impartiamo a noi stesse.

La paura del giudizio degli altri può essere così intensa al punto di bloccarci, renderci compiacenti e costringerci a tacere delle parti noi per il timore di essere criticate o rifiutare.

Paura del giudizio: quanta ne hai?

L’accettazione, l’amore, l’appartenenza fanno parte della lista di bisogni umani fondamentali e sin da quando nasciamo la spinta a soddisfarli guida le nostre azioni al’interno delle relazioni con gli altri.
E’ nell’ambito del’interdipendenza e dell’interrelazione che costruiamo chi siamo, ci conosciamo, definiamo la nostra identità e anche la nostra solidità interiore, fatta di stima e fiducia riposte sia in noi stesse, sia nelle persone che abbiamo accanto.

I nostri cari diventano punti di riferimento e ci evolviamo anche grazie all’ispirazione che le persone che ammiriamo ci danno.
Traiamo la nostra forza grazie all’appartenenza al gruppo, nutriamo i nostri bisogni di calore umano, comunità e condivisione ricevendo e dando supporto.
Nel tempo cresce in noi la consapevolezza che la nostra sopravvivenza (fisica e sociale) dipende anche dall’essere approvate da chi si relaziona con noi.

Il parere degli altri: quando diventa un problema

Il parere degli altri è importante ed è naturale per noi desiderare l’approvazione di chi ci sta intorno, soprattutto delle persone a cui teniamo particolarmente e che ammiriamo.
Ascoltare i consigli e i pareri di chi stimiamo, prendere in considerazione le critiche costruttive, riuscendo a isolare quelle che invece sono fini a loro stesse è un modo per sentirci alla pari nei rapporti, a nostro agio nelle scelte che impattano anche su chi ci circonda e godere della loro vicinanza e della loro opinione per compiere le nostre azioni in maniera responsabile e consapevole.

Ben diverso è quando il parere degli altri conta più del nostro, quando facciamo di tutto per compiacerli, anche quando questo va contro di noi, quando l‘approvazione a cui aspiriamo è quella di tutti, indistintamente, (soprattutto coloro i quali non sembrano degnarci di uno sguardo!) e quando le presunte o reali critiche delle persone con cui ci interfacciamo influenzano in modo dirimente le nostre decisioni, tanto da vivere una vita in cui non riconosciamo più se ciò che stiamo facendo corrisponde a ciò che davvero vorremmo noi o all’immagine che vorremmo che gli altri avessero di noi.

I segnali che dicono che la paura del giudizio ti sta bloccando

La paura di ricevere critiche, di non essere accettabili, può esprimersi in maniera diversa a seconda dei vari ambiti della nostra vita e spesso può insinuarsi nei nostri rapporti interpersonali in modalità subdole. Infatti, non è sempre semplice riconoscere di essere rimaste intrappolate in questo timore: prenderne consapevolezza è un atto di riconoscimento che può aiutrci a mettere a fuoco il problema e capire da quale aspetto partire per risolverlo.

Ecco qualche segnale che può aiutarti a individuare se e come il timore del giudizio altrui sta condizionando la tua vita:

1. Ti trattieni dal dire ciò che pensi

Condividere il tuo pensiero e il tuo punto di vista significa esporti e questo può farti sentire molto vulnerabile, come se una luce fosse puntata su di te e ti costringesse al rischio di essere passata al setaccio, vista ed etichettata in qualche modo.
E’ così anche per te? Scoprilo chiedendoti con quanta frequenza pensi frasi come: “Meglio non dirlo, altrimenti…”

2. Quando devi prendere una decisione, chiedi il parere a chiunque

Il tuo primo pensiero che anticipa ogni azione è “Cosa penseranno di me, se…?”.
Sei sempre preoccupata di fare una buona impressione e la prima conseguenza delle tue scelte di cui tieni in considerazione è la possibilità che il parere degli altri sia negativo. Questo ti fa vivere in uno stato di continuo rimuginamento che non ti consente di agire lucidamente. Come sarebbe invece se ti dessi il permesso, da ora in poi, di selezionare le persone il cui parere può aiutarti ad agire?

3. Ritieni che ciò che hai da dire sia poco interessante e che quindi è meglio tacerlo

Se tu per prima svaluti e giudichi negativamente chi sei, sminuendo le tue imprese, i tuoi progetti, i tuoi bisogni, il tuo valore, è naturale che ti aspetti che gli altri facciano altrettanto.

Vuoi capire se il tuo atteggiamento va in questa direzione? Domandati quali pensieri formuli su ciò che vorresti dire/fare e qual è il tuo parere a riguardo! Cosa pensi di te in merito?

4. Non fai ciò che sarebbe giusto per te e ti ritrovi a prendere decisioni che favoriscono gli altri

Annullare te stessa e i tuoi bisogni può sembrarti una strategia utile a ricevere la benedizione altrui e magari nel breve periodo può anche funzionare. Ma quando questo significa ritrovarti a scegliere ciò che non va bene per te e puntualmente optare per ciò che (pensi) vorrebbero gli altri, può essere frustrante, poiché la soddisfazione dei tuoi bisogni è prioritaria per avere una vita gratificante e piena.
Se ti riconosci in queste parole, prova a chiederti: “Quale scelta ho fatto fin qui che rispondeva ai bisogni altrui e non ai miei? A cosa mi ha portato?”

5. Non hai dei confini netti, fatichi a dire No e tendi a compiacere tutti

Una delle prime cose a saltare, quando vogliamo evitare di essere giudicate, sono i paletti: dire No è praticamente impossibile, pena una critica certa a cui andremo incontro. E così ti assumi compiti e ruoli che non ti spettano, ti fai carico di responsabilità che non sono tue e l’assenza di paletti non consente di conservare energie per prenderti cura di te e dei tuoi bisogni. Ti trasformi in quella che, in gergo tecnico e per usare un inglesismo, si definisce una people pleaser”!

Vuoi sapere se ci sei cascata?
Ecco una domanda per te: “Quale responsabilità che non mi appartiene mi sto assumendo in questo frangente?”

6. Ti dimostri sempre super disponibile e anticipi i bisogni e le richieste altrui

Quello che tu pensi sia un atteggiamento di attenzione e cura verso i bisogni di chi ti circonda può sconfinare in una eccessiva disponibilità che risponde alla paura di non essere accettata o apprezzata.
Prova a capire se stai svalicando: “Qual è la motivazione profonda per cui faccio quello che faccio? E’ un mio bisogno di cura e di supporto o è una questione di immagine?”

7. Cerchi di aderire in tutti i modi all’immagine ideale e perfetta che vorresti che gli altri avessero di te


A mostrarsi imperfette ci vuole coraggio, è vero. E’ faticoso rischiare di ammettere le proprie vulnerabilità e fragilità, pocihé temiamo che se gli altri vedessero la totalità della nostra persona, potrebbero smettere di stimarci.
Ecco perché, a partire dalle aspettative che gli altri hanno su di noi – e che spesso presumiamo di conoscere – facciamo di tutto per aderirvi, con il tentativo di apparire perfettamente uguali a come pensiamo che dovremmo essere per andare bene. Questo si traduce in una serie di pensieri di dovere, di obblighi auto imposti a cui aderire e in un dialogo interiore che suona più o meno così: “Devo/dovrei comportarmi così“, o di “Non dovrei sentirmi cosà” e ancora “Non dovrei fare questi pensieri.
Queste parole ci costringono a un atteggiamento non autentico nelle relazioni, con la speranza che questo ci metta al riparo dalle critiche. E’ così anche per te?
Riflettici su così: “Cosa mi dico che dovrei fare/essere per andare bene a mi sta intorno?”

8. Difficilmente condividi ciò che fai

Magari stai scrivendo un libro, stai coltivando una passione, stai cambiando lavoro o stai pensando di trasferirti: tutte questioni cruciali per la tua vita che però tieni per te per via del timore di ricevere critiche, di essere incompresa o non ottenere l’approvazione che vorresti e che ti darebbe la sicurezza di procedere.
Per capire se è così, domandati: “Sto scegliendo di tacere questo aspetto della mia vita per scelta, perchè sono riservata e preferisco condividere solo con alcuni intimi o perchè mi blocca l’idea che ciò che scoprirebbero di me potrebbe non piacergli?”

Nei prossimi articoli vedremo insieme come liberarsi dal timore del giudizio altrui: oggi che ne dici di provare a osservare se ti senti intrappolata in una di questi condizionamenti che la paura del parere degli altri può avere su di te?


Vuoi sapere come farlo con me?
Compila questo questionario per candidarti a lavorarci su insieme: ti illustrerò come posso aiutarti a farlo con il mio lavoro!

A presto!

Un abbraccio,
Patrizia


ph. Pexels

Patrizia Arcadi

Sono Patrizia Arcadi, La Coach Imperfetta: ti aiuto ad accettare e accogliere l’imperfezione, riscoprendo il coraggio di essere te stessa. Lavorando con me potrai: sentirti più sicura di te e delle tue decisioni nella vita privata e nel lavoro, metterti al primo posto senza sentirti in colpa, riconoscere il tuo valore, dire la tua con sicurezza, apprezzarti e star bene con te stessa.

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