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come sentirsi all'altezza

La paura di non essere all’altezza delle aspettative

Quanto ti condiziona la paura di non essere all’altezza delle aspettative?
Rispetto a quali aspettative pensi di non essere inadeguata?

Le aspettative giocano un ruolo molto importante nelle nostre relazioni, incluso il rapporto con noi stesse. Esse influenzano la percezione che abbiamo del nostro valore, con un grande impatto anche sul nostro livello di soddisfazione personale.
La paura di non essere all’altezza delle aspettative può bloccarci nei modi più disparati: ci ritroviamo incastrate in autosabotaggi belli e buoni, non cogliamo le occasioni, sminuiamo il nostro operato, screditiamo il valore dei nostri risultati, etichettandoli come “cose da poco”.

Le aspettative possono essere utili per ridurre l’incertezza grazie alla formulazione di previsioni che ci rassicurano sull’andamento delle cose.

Tuttavia, quando queste aspettative si fondano su un ideale irrealistico e irraggiungibile, si trasformano in una prospettiva che deve realizzarsi per forza o, ancora, alimentano il nostro pensiero illusorio che le cose vadano esattamente come ce lo aspettiamo, rischiano di essere controproducenti.

Sono quelle situazioni in cui il rischio di delusioni cocenti è dietro l’angolo, in cui ci irrigidiamo nei riguardi di qualsiasi prospettiva che non corrisponda a ciò che ci siamo prefigurate e, di conseguenza, facciamo di tutto per controllare le cose (incluso il pensiero e il comportamento degli altri), forzandole perché siano come desideriamo noi.

Non essere all’altezza delle aspettative: come ti blocca e come superarla

La convinzione di non essere abbastanza adeguate e la paura di non essere all’altezza delle aspettative può riguardare diversi ambiti della nostra vita, dalla professione, alle nostre qualità sociali e relazionali, dalle nostre competenze, al nostro aspetto estetico.

Per liberarci di questa paura, può essere utile mettere sotto la lente di ingrandimento la relazione che abbiamo con il nostro punto di riferimento (lo standard con cui ci misuriamo per valutare il nostro valore) e la relazione che abbiamo con noi stesse, in termini di stima e consapevolezza di noi.

Ecco alcune delle modalità con cui la paura fondata sul giudizio di non essere abbastanza da soddisfare le aspettative può limitare la tua vita e alcune strategie utili per liberartene:

1. La paura di non essere all’altezza delle aspettative, ti fa sentire un’impostora

Quando convivi con la “sindrome del’impostore” hai a che fare con un dialogo interiore che fa più o meno così:

“Prima o poi scopriranno che sono un bluff!”
“Non sono niente di speciale, se ne accorgeranno presto!”

“Esperta io? Non esageriamo!

Vivere con il timore di essere smascherata ti convince che senza quel titolo in più non sarai credibile, che per ritenerti davvero esperta devi conoscere tutto lo scibile umano di un dato argomento, che meriterai la stima degli altri e il riconoscimento delle tue competenze e capacità solo se sei perfetta al 100%, originale e talentuosa oltre ogni immaginazione.

Come superare la sindrome dell’impostora

Se queste parole ti risuonano, prova a osservare in quali occasioni stai agendo con il freno a mano tirato in virtù della sindrome dell’impostore: stai facendo di tutto per agire nel meglio delle tue possibilità o solo per ripagare il tuo “debito” con gli altri per la stima che ripongono in te? In che modo?

Queste domande ti aiuteranno a prendere consapevolezza dell’impostora che è in te e a far pace con la parte di te che si è convinta di non avere pieno titolo (e pieno diritto) di avere ciò che ha e, di conseguenza, di provarne soddisfazione perché non ne è all’altezza!

Non solo, rivedi il tuo standard e porta le aspettative sulla terra: riconsidera in maniera realistica le aspettative e le previsioni che fai, gli obiettivi che ti dai, i parametri con cui ti osservi, ti misuri e ti confronti.

E soprattutto circoscrivi e metti a fuoco in maniera chiara il termine di paragone alla cui “altezza” desideri arrivare: di cosa si tratta?
Rispetto a chi o a che cosa non ti senti all’altezza?
In relazione a quali aspettative?
Capirai così se ciò a cui punti, infatti, è qualcosa di “tuo“, di intrinseco che può motivarti, o di dipendente da fattori esterni che puoi iniziare a lasciare andare.

2. Ti spinge a pretendere la perfezione da te stessa

La paura di sbagliare, di commettere errori, di dire qualcosa fuori posto, l’auto giudizio costante fanno tutti parte di un tentativo di raggiungere degli obiettivi irrealistici che non fanno che alimentare la tua convinzione di non essere all’altezza.
Si tratta di un vero e proprio circolo vizioso in cui a farla da padrone è un risentimento continuo nei tuoi confronti perché ti giudichi incapace o non sufficientemente adeguata per avvicinarti agli standard che ti sei posta (o che hai fatto tuoi ma che arrivano dall’esterno).

Il perfezionismo è una trappola che, con l’illusione di spingerti a dare del tuo meglio, in realtà ti paralizza ai blocchi di partenza, perché il timore di fallire o di mostrarti imperfetta, o anche quello di non essere all’altezza del tuo sogno, è talmente paralizzante da non farti nemmeno fare il primo passo.

Come evitare il perfezionismo

Perdona te stessa per essere meno che perfetta, accettando chi sei, la tua natura imperfetta, i tuoi limiti e le tue fatiche.
Accettare te stessa non significa osserrvarti con gli occhi dell’auto indulgenza, di chi si giustifica ogni cosa, ma di chi si comprende.
Perché condannarti e criticarti per ogni minima sbavatura o imprecisione, non ti permetterà di sentirti felice e in pace con te stessa, al contrario, consumerà tutte le tue energie e ti farà solo sprofondare nella vergogna per ciò che sei e nel senso di colpa per ciò che fai.

Allena il coraggio dell’imperfezione, di mostrare le tue vulnerabilità, ricordandoti che:
– l’imperfezione è un’esperienza umana condivisa che porta con sé dei doni,
– la gentilezza verso te stessa può motivarti molto di più della mortificazione
– è solo accettando un percorso per tentativi ed errori che scoprirai le tue qualità e capacità.

3. La paura di non essere all’altezza delle aspettative, ti trasforma in una “people pleaser”

Hai presente quando il desiderio di compiacere gli altri non è solo il piacere di fare qualcosa per loro, ma l’urgenza di essere approvata di tutti?
Quando cerchi di piacere a tutti, non è raro che anticipi i loro bisogni e le loro richieste, che dedichi loro tutte le tue energie e risorse, che ti senta sopraffatta dal timore del loro giudizio o che temi che il tuo comportamento possa farli soffrire in qualche modo. Compiacere gli altri è ciò che ti porta a tacere ciò che pensi davvero, a sacrificare te stessa nei rapporti e a prendere delle decisioni che rischiano di andare contro il tuo interesse.

Come superare la tua ricerca di approvazione costante

Se ti riconosci in queste parole, prova a chiederti quale aspettativa ti sei data come traguardo e a capire come fare a renderla più realistica.
Non solo, chiediti in che modo puoi rivederla contemplando una possibile alternativa al sentirti come desideri: se iniziassi tu a darti l’approvazione e l’accettazione che cerchi negli altri, come cambierebbero le cose?

In questo articolo, inoltre, trovi diversi esercizi per imparare a dire “Non devo piacere a tutti!”: riparti da qui per ricostruire una relazione con te stessa e con i tuoi bisogni che tenga in considerazione anche la possibilità di piacere a te stessa e di vivere in pace con chi sei davvero.

4. Ti confonde nelle scelte

Quando agisci in funzione della soddisfazione di uno standard esterno a te, può succedere che tu ti senta in confusione, smarrita, come se brancolassi nel buio o nella nebbia.
Se è così è perché le tue scelte non corrispondono davvero a chi sei e a cosa vuoi, ma a un tentativo di soddisfare delle richieste esterne, che non derivano da ciò che autenticamente desideri, ma ciò che pensi di dover fare o essere per rendere felice chi ti sta intorno. O per confermare la visione che gli altri hanno di te.

Se la frase che ti ripeti più spesso è “Ma in tutto questo io dove sono?”, forse è arrivato il momento di fermarti e chiederti a quale versione di te stai cercando di corrispondere perché chi ti sta intorno sia felice e come questo ti sta vincolando nella tua vita di tutti i giorni. Questo sarà il primo passo per rimanere fedele a te stessa e smettere di sacrificare chi sei!

Come fare le tue scelte consapevoli

Impara ad ascoltarti per capire cosa vuoi davvero e dove sei tu nelle decisioni che compi. Se senti che le tue scelte dipendono da tutto tranne che da ciò che senti autenticamente, datti il permesso di mettere le distanze tra te e il mondo circostante, di isolarti dal rumore e di capire di chi sei e ciò di cui hai bisogno, riconnettendoti con le tue motivazioni profonde.

5. Ti spinge a rinunciare alle occasioni

Se di fondo convivi con una grande sfiducia nelle tue possibilità, il timore di non essere all’altezza delle aspettative rischia di non farti cogliere le opportunità e di portarti a rinunciare a qualsiasi occasione, per paura che la tua scelta ti farà incorrere in una delusione.

Tuttavia, in questo modo, non fai che erodere la fiducia e la sicurezza in te stessa, dandoti la prova di non essere all’altezza della sfida.
Ecco perché l’inazione, che sul momento ti può sembrare una soluzione, non fa che peggiorare le cose ed è proprio in quel punto che il circolo vizioso va interrotto!

Come evitare di rinunciare alle tue occasioni

In prima battuta, concentra le tue energie sul riconoscere il valore a te stessa e a ciò che fai.
Prenditi qualche minuto al giorno per annotare, valorizzare e apprezzare ciò che hai portato a termine durante la giornata, inclusi i tentativi non riusciti e gli sforzi.

Per ogni elemento che segni, indica poi grazie a quali tue capacità e qualità hai svolto i tuoi compiti.
Porta avanti questo esercizio finché non diventa un’abitudine e sforzati di portare l’attenzione alle conseguenze positive delle tue azioni.
Anche se ti sembrano poco rilevanti, quei risultati sono arrivati perché ti sei mossa: se fossi rimasta ferma, impassibile davanti alle opportunità che ti passano davanti durante la giornata, non avresti ottenuto nemmeno quelli!

Facciamolo insieme!

Sentirti all’altezza e liberarti dalla aspettative è anche il tuo desiderio?
Il percorso “Accogli chi sei” ti aspetta per aiutarti a far pace con te stessa, vivere serena e leggera, superare la paura di sbagliare e sentirti finalmente soddisfatta di te. Candidati per lavorare con me seguendo il percorso individuale “Accogli chi sei” compilando il questionario che trovi qui!

A presto!

Un abbraccio,
Patrizia

Ph Pexels/Pixabay

Patrizia Arcadi

Sono Patrizia Arcadi, La Coach Imperfetta: ti aiuto ad accettare e accogliere l’imperfezione, riscoprendo il coraggio di essere te stessa. Lavorando con me potrai: sentirti più sicura di te e delle tue decisioni nella vita privata e nel lavoro, metterti al primo posto senza sentirti in colpa, riconoscere il tuo valore, dire la tua con sicurezza, apprezzarti e star bene con te stessa.

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